Dott. Giovanni Salti

Botox

Botox e rughe

Le rughe del terzo superiore del viso sono quasi esclusivamente dovute alla contrazione della muscolatura mimica. Queste rughe, cosiddette di espressione, sono causate dalla contrazione involontaria di piccoli muscoli facciali che agiscono ogni qualvolta la mimica del volto si attivi. Con il tempo queste linee possono diventare vere e proprie rughe, presenti anche a riposo.
Oggi è possibile ridurre notevolmente queste rughe con l’utilizzo di un farmaco. La tossina botulinica (Botox® è il nome con cui è universalmente conosciuta, ma i prodotti farmacologici autorizzati per l’uso estetico si chiamano Azzalure®, Bocouture® e Vistabex®) è infatti un farmaco derivato da una proteina di origine batterica che è  in grado, se iniettato nei muscoli mimici del viso, di provocarne un indebolimento temporaneo per riduzione dell’attività contrattile, attenuando così rughe e segni d’espressione.

Cosa è il botox?
La tossina botulinica è un farmaco che viene impiegato da circa 20 anni in campo oculistico per la cura dello strabismo e in campo neurologico per correggere le spasticità muscolari. Fin dall’inizio di questo secolo ne è stato autorizzato dal Ministero della Salute il suo utilizzo anche in medicina e chirurgia estetica per il trattamento delle rughe di espressione del viso, in particolare per quelle tra le sopracciglia. Un altro impiego dermatologico non estetico ma con ripercussioni importanti nella vita di relazione è legato al trattamento dell’eccessiva sudorazione (iperidrosi) ascellare, delle mani e dei piedi.
La tossina botulinica (botox) agisce bloccando la trasmissione nervosa tra il nervo ed il sottile muscolo mimico che determina la ruga. In questo modo si agisce sulla causa di formazione delle rughe e la pelle di conseguenza risulta più distesa ed il viso più riposato.  I risultati migliori si ottengono sulle rughe orizzontali della fronte, su quelle verticali tra le sopraciglia, e su quelle perioculari (“zampe di gallina”). La nostra filosofia ci fa preferire una correzione molto leggera, capace soltanto di indebolire la muscolatura ma non paralizzarla, così che il volto mantenga la sua mobilità e la sua espressività, apparendo solo più disteso e luminoso. In effetti il risultato più apprezzabile del trattamento è l’aspetto disteso dell’area trattata che si inserisce con naturalezza nel contesto del lineamenti del viso, donando luminosità ed ampiezza principalmente allo sguardo ed alle sopracciglia, senza modificarne la normale espressività. Il farmaco ha poco o nessun effetto sulle rughe da fotoinvecchiamento o da postura e non agisce sulla lassità cutanea, per cui non ha indicazione in quei pazienti in cui si abbia un notevole rilassamento cutaneo o un eccesso di pelle e non sostituisce interventi come lo skin resurfacing con laser, o il lifting chirurgico del viso.

Trattamento con il botox
Dopo un accurato studio dell’anatomia muscolare statica e dinamica del paziente, Il trattamento consiste nella iniezione di piccole quantità di farmaco grazie ad una siringa dotata di un piccolissimo ago. Non è necessaria alcuna anestesia e le iniezioni lasciano solo in alcuni casi un modesto arrossamento per alcuni minuti. L’effetto farmacologico della sostanza comincia a dare risultati apprezzabili dopo 2-3 giorni, e raggiunge il massimo effetto dopo 20-30 giorni. Poiché il risultato non è immediato, è indispensabile una visita di controllo, con eventuale ritocco, a distanza di 2-3 settimane dal trattamento. L’effetto del farmaco è temporaneo e la sua durata è di 3-7 mesi a seconda delle persone. Successivamente l’effetto scompare lentamente ed il trattamento può essere ripetuto. Dopo alcuni trattamenti si ottiene una certa stabilizzazione dei risultati per la riduzione di molti movimenti involontari che il cervello “dimentica” in seguito ai trattamenti.
È importante non ripetere il trattamento prima del tempo per non compromettere la capacità di risposta e quindi ottenere sempre buoni risultati (è una buona regola sottoporvisi non più di 2-3 volte l’anno). In certi casi il solo trattamento con tossina botulinica è sufficiente (solchi e rughe sottili), ma nel caso in cui invece il solco sia particolarmente profondo, il risultato può essere migliorato ulteriormente con il successivo impianto di un filler. In alcuni casi è possibile con l’uso del farmaco indurre una lieve modifica di alcuni lineamenti, ed in particolare è possibile ottenere un certo sollevamento delle sopracciglia (effetto lifting). La tossina botulinica presenta poche ma importanti controindicazioni (cioè situazioni preesistenti che sconsigliano il trattamento) quali la miastenia gravis e tutte le sindromi neurologiche con riduzione della forza contrattile ed alcune altre malattie neurologiche. Il suo uso è inoltre controindicato in gravidanza e allattamento.

Effetti collaterali del botox
Il più comune effetto collaterale è dato dalla possibilità che risultino visibili per qualche ora i segni delle iniezioni (difficilmente si hanno lividi). Talvolta può insorgere un mal di testa successivo al trattamento, che è prontamente reversibile. In rari casi possono aversi modeste asimmetrie dell’espressione del volto (correggibili con lo stesso farmaco) o il coinvolgimento di muscoli adiacenti, il più importante dei quali è il coinvolgimento dei muscoli della palpebra con riduzione della capacità di sollevamento della palpebra stessa, fenomeno reversibile nell’arco di qualche settimana (2-4). Tutti gli effetti del farmaco, compresi quelli collaterali, sono sempre e comunque completamente reversibili.

Leggende metropolitane sul botox

La tossina botulinica rappresenta un trattamento di grande efficacia e sicurezza, ed è considerata, in tutto il mondo, come il farmaco di prima scelta per trattare l’invecchiamento del viso. In Italia, per motivi imperscrutabili, è sorta sulla tossina botulinica una lunga serie di leggende metropolitane basate su chiacchiere infuse di pseudoscienza, che hanno portato molte persone a guardare a questo farmaco con sospetto…

“è un veleno”…: i prodotti a base di tossina botulinica sono farmaci, e come tali sono classificati presso tutti i ministeri della salute e gli organismi mondiali di controllo sulle sostanze farmacologicamente attive. Ciò significa un attento e scrupoloso monitoraggio di tutti i possibili effetti collaterali o eventi avversi. A tutt’oggi non sono mai stati riportati casi di intossicazione da questo farmaco nell’uomo. Il fatto che il principio attivo derivi da una sostanza potenzialmente tossica è comune a molti farmaci di uso quotidiano (per esempio l’aspirina). I dosaggi utilizzati in estetica sono circa 100 volte inferiori ai dosaggi che potrebbero cominciare a determinare sintomi di intossicazione, il che significa che dovremmo somministrare una dose 100 volte superiore a quella terapeutica per dare intossicazione. Questo rappresenta un margine di sicurezza elevatissimo e di totale garanzia per il paziente (per fare un confronto, se assumiamo una compressa di antinfiammatorio per un mal di testa o per un dolore articolare avremo il nostro sintomo curato, ma se ne assumiamo 100 siamo pressoché sicuri di provocare una emorragia dello stomaco).

a forza di farlo ci si avvelena”…:  gli effetti del farmaco sono temporanei e transitori e non si hanno fenomeni di accumulo, per cui il trattamento può essere ripetuto in maniera indefinita senza alcun rischio. Il farmaco non è costituito dalla tossina botulinica naturale ma da una specialità medicinale che contiene quantità minime di principio attivo (circa quattro miliardesimi di grammo) e non contiene le spore del batterio. Esistono pazienti trattati da più di 20 anni senza alcun problema.

può paralizzare”…: “deve paralizzare”!! verrebbe da dire! La paralisi muscolare è esattamente l’effetto farmacologico desiderato. In realtà in estetica se ne fa un uso moderato e non si vuole mai ottenere l’effetto di paralisi, ma piuttosto di rimodulazione degli equilibri muscolari alterati.

è un trattamento nuovo, non si conoscono gli effetti a lungo termine”…: l’uso della tossina botulinica in estetica è autorizzato sin dal 2002, ma il farmaco viene utilizzato in neurologia ed oftalmologia fino dagli anni ‘80 del secolo scorso, dopo più di 10 anni di sperimentazioni pre-cliniche. Ci sono oggi pazienti nel mondo che sono stati trattati per più di 20 anni (soprattutto per problemi di spasticità muscolare) e che non hanno alcun effetto avverso a lungo termine.

può provocare il cancro”: è una diceria riferita a molte sostanze, di uso medico e non, probabilmente dovuta alla paura ancestrale delle malattie tumorali. Ma non esiste alcuna dimostrazione scientifica in tal senso.

ci sono stati dei casi di intossicazione”: nel 2005, in Florida, quattro persone hanno ricevuto a testa circa 8 milioni di unità di tossina di laboratorio (un dosaggio che è circa 3000 volte superiore alla dose letale iniettabile stimata per l’uomo). Queste persone hanno manifestato i sintomi del botulismo classico ed è stato necessario il loro ricovero in ospedale e la ventilazione assistita, ma tutti sono sopravvissuti. E’ importante ribadire che la neurotossina iniettata in questo caso non era il farmaco per uso umano ma un prodotto grezzo di laboratorio e che la sua inoculazione è stata eseguita per prova, fuori da ogni controllo.

va al cervello”: un recente studio sperimentale sui topi, con un farmaco di laboratorio e dosaggi largamente al di sopra di quelli terapeutici, eseguito iniettando il farmaco direttamente nelle terminazioni nervose centrali ha dimostrato che un prodotto derivante dal metabolismo del farmaco era identificabile nel sistema nervoso. Ma questo è del tutto normale!!! Probabilmente se fosse stato iniettato nelle zampe sarebbe stato ritrovato nelle zampe e se fosse stato iniettato nella coda sarebbe stato ritrovato nella coda… I trattamenti con finalità medica (non solo estetica) prevedono l’iniezione nei muscoli periferici e non si è mai dimostrata alcuna migrazione dell’effetto del farmaco a distanza.
“ha un effetto che tira”: in realtà l’effetto del farmaco non è quello di contrarre bensì di rilassare i muscoli trattati. L’effetto di tirare dipende dai muscoli non trattati. Sta nell’abilità del medico determinare una tensione con conseguente effetto lifting. Per ottenere questo effetto le iniezioni devono essere fatte in punti totalmente diversi da quelli che la maggior parte delle persone crede.