Dott. Giovanni Salti

Trattamento cicatrici da acne

Cosa sono le cicatrici da acne?

L’acne colpisce il 70-80% dei giovani adolescenti e può lasciare, come esiti, importanti lesioni cicatriziali sia a livello del viso che del corpo (torace e spalle), che possono avere un notevole impatto sulla vita affettiva, sociale e lavorativa di una persona. L’acne colpisce inoltre anche la donna adulta in età fertile (acne tardiva).
Le lesioni attive dell’acne danno luogo a cicatrici da acne di forma e profondità diverse, e spesso si osserva una combinazione di diversi tipi di cicatrice, talvolta anche confluenti fra loro. Ovviamente la migliore terapia è la prevenzione con una adeguata e tempestiva terapia dell’acne attiva, ma una volta che la cicatrice si è formata deve essere trattata con metodiche integrate nell’ottica di una strategia globale che può prevedere il ricorso a questa o quella metodica, o alla loro associazione, in funzione del singolo caso particolare. Tutte le tecniche minichirurgiche correttive vengono eseguite in regime ambulatoriale, previa semplice anestesia locale, ma la durata di una terapia correttiva delle cicatrici può richiedere periodi di tempo anche di molti mesi, pur se il singolo intervento ha caratteristiche di mini invasività e permette una rapida ripresa dell’attività sociale e lavorativa.

Trattamento delle cicatrici da acne
Fra le varie tecniche di chirurgia mini invasiva ricordiamo la subcision, una metodica che prevede l’utilizzo di speciali aghi (aghi di Nokor) che permettono lo scollamento in profondità delle aderenze cicatriziali ed il risollevamento della cicatrice. Successivamente il sollevamento può essere mantenuto con l’impianto di biomateriali iniettabili (acido ialuronico), o, meglio, di tessuto adiposo prelevato dal paziente stesso (lipofilling), il, quale, essendo ricco di cellule staminali, è in grado di indurre effetti rigenerativi sui tessuti cicatriziali.
Alcune cicatrici possono essere asportate chirurgicamente con particolari bisturi cilindrici (punch) e sostituite da una piccola cicatrice lineare pressoché invisibile e comunque ulteriormente migliorabile in seguito. In alcuni casi la cicatrice asportata può essere sostituita da un microinnesto di cute del paziente stesso prelevata da una area nascosta. In questo modo si ripristina una certa omogeneità della superficie cutanea, la quale potrà poi essere ulteriormente migliorata dai trattamenti laser.

Trattamento delle cicatrici da acne con il laser
Il laser che ha dimostrato la miglior capacità di rimodellamento sul tessuto acneico è il laser Er:Yag 1540 frazionale, in grado di penetrare fino a più di 1 mm nel contesto del derma e determinare una fotocoagulazione dei tessuti, con associato stimolo termico e conseguente rigenerazione di tessuti architettonicamente meglio strutturati. Normalmente sono necessarie 3-8 sedute di laser per un rimodellamento ottimale. Un altro laser che utilizziamo spesso in questi pazienti è il laser CO2 frazionale, in grado di determinare una dermoabrasione non meccanica superficiale associata ad un importante stimolo termico. Anche in questo caso sono necessarie più sedute (2-4) per una azione di rimodellamento superficiale visibile della cute. Tutti i trattamenti laser possono essere eseguiti anche solo su alcune aree, ma in genere si preferisce trattare l’intera superficie interessata dal problema. L’associazione di questi due laser e della loro innovativa tecnologia permette di ottenere risultati straordinari, non possibili fino a qualche anno fa.
Anche la radiofrequenza (Thermage) è in grado di determinare un significativo rimodellamento del derma e può essere utilizzata in associazione alle altre metodiche descritte per un miglioramento globale della situazione cutanea.
Tutte le metodiche descritte possono essere anche usate singolarmente, ma la loro integrazione ed associazione è sicuramente in grado di offrire risultati superiori. E’ evidente che il protocollo e la strategia di azione possono essere formulati solo dopo una attenta valutazione diretta del caso e con una ampia condivisione di intenti con il paziente.